Funzionalità ed estetica con l’IN/OUT Technology di Sacmi

Funzionalità ed estetica con l’IN/OUT Technology di Sacmi

Una tecnologia, quella del colaggio in alta pressione, che in origine veniva ritenuta idonea solo alla produzione di articoli semplici, per il notevole incremento di produttività, resa e qualità. È Sacmi, già dagli anni ’80, ad avviare una vera e propria rivoluzione nel settore, fino ad arrivare alle oltre 400 macchine installate e 5.800 stampi venduti in tutto il mondo, mentre la tecnologia del colaggio in alta pressione guadagnava, negli anni, crescenti quote di mercato proprio presso i produttori di articoli complessi. Quelli che, in sostanza, mostrano le maggiori criticità tecnologiche dal punto di vista di eventuali deformazioni, presenza di tasselli, cordoni di colaggio dovuti alla necessità di incollare le varie parti costitutive; senza contare le problematiche connesse alla funzionalità idraulica.  
  Le soluzioni messe a punto da Sacmi si chiamano AVB e AVE, per i vasi semplici a brida aperta, soluzioni grazie alle quali è raggiunta la massima produttività disponibile sul mercato. Quindi i vasi a brida incollata – gestiti con AVE o AVM – fino ai vasi carenati e alla famiglia di prodotti più complessi quali i vasi one piece colati in AOM. Una complessità geometrica crescente che viene affrontata seguendo uno specifico know how di modellazione che si avvale di scansioni 3D, modellazioni CAD, calcoli strutturali, fresatura computerizzata, fino alle soluzioni per affiancare alla tutela dell’integrità del manufatto dopo la sformatura un incremento di efficienza della linea, grazie alla movimentazione automatica all’interno delle celle di colaggio. 
 
Minimizzare le geometrie in tensione, ottimizzare i pesi e, più in generale, un approccio tecnologico – ribattezzato IN/OUT – che consiste nel ridurre al minimo le parti interne a vuotatura e nel lasciare alla libertà del designer quelle estetiche di supporto: questa la “ricetta” di Sacmi, che coniuga un’estrema funzionalità alla necessaria versatilità e flessibilità nel rispondere anche alle più complesse esigenze di design. Una filosofia a cui si è affiancato un intenso lavoro sugli stampi per il colaggio in alta pressione – finalizzato a ridurre al minimo le operazioni di incollaggio manuale – e lo sviluppo di soluzioni impiantistiche complete per controllare la fase di essiccamento, notoriamente la più critica per l’integrità meccanica dei pezzi. Il risultato, una qualità di colaggio nettamente superiore e – soprattutto – durabile nel tempo rispetto a quella ottenuta con tecniche tradizionali.    

Articolo completo pubblicato da Ceramic World Review

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