In occasione delle festività natalizie e nell’ambito delle celebrazioni per il 95° anniversario dalla fondazione della cooperativa, Sacmi rende omaggio al territorio ed alla comunità locale conun’importante donazione all’Azienda Sanitaria di Imola. Grazie al contributo di Sacmi, sono stati acquistati 2 ecografi “smartphone” portatili, destinati ai reparti di geriatria e lungodegenza. Un ulteriore ecografo di fascia media con modulo color doppler è invece indirizzato al reparto di nefrologia e dialisi.
Le attrezzature materialmente consegnate il 22 Dicembre, testimoniano ancora una volta, la vocazione mutualistica che Sacmi sostanzia ogni anno con donazioni benefiche rivolte sia al territorio imolese sia a quelle aree del mondo in cui il Gruppo opera. Una mission, del resto, che l’azienda incorpora nelle proprie scelte quotidiane, rivolte alla valorizzazione del lavoro, delle competenze, dei rapporti con soci, clienti e fornitori improntati alla correttezza reciproca.
In questo caso, la donazione di Sacmi è servita a dotare il presidio sanitario imolese di attrezzature indispensabili per la tutela della salute della comunità locale, in linea con le moderne linee guida della Medicina interna che vedono nello strumento dell’ecografia un fondamentale completamento dell’esame obiettivo, nonché supporto preliminare alla decisione di adottare procedure chirurgiche invasive. L’importanza dell’ecografia “al letto” – ha sottolineato l’Ausl imolese nella lettera di ringraziamenti recapitata a Sacmi – è oramai universalmente riconosciuta “e risulta di estrema utilità nel supportare l’esame obiettivo durante la visita medica in reparto”.
Così la valutazione ecografica – realizzata con strumenti innovativi, delle dimensioni di uno smartphone – diventa uno strumento essenziale per valutare tutta una serie di patologie comuni, dai calcoli alla trombosi, dal versamento pleurico alla presenza di un aneurisma aortico. Una procedura estremamente utile – l’ecografia “a letto” – che diventa indispensabile nel caso di pazienti intrasportabili, come spesso avviene nei reparti di geriatria e lungodegenza. Fino alla salute dei reni, ove l’ecografia rappresenta uno step inevitabile prima della decisione di sottoporre il paziente a dialisi.
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