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Da sacmi una proposta concreta per Nuova Fima

Da sacmi una proposta concreta per Nuova Fima

Linee di scelta automatiche per l’industria ceramica, sistemi di visione, pallettizzatori robotizzati, confezionatrici e veicoli a guida laser. Business in cui, per anni, la Nuova Fima di Fiorano Modenese ha ricoperto un ruolo di leader internazionale. La società rischiava di andare perduta, da quando – la notizia è dello scorso aprile – la finanziaria olandese proprietaria (il fondo d’investimento Favonius Ventures Holdings, che l’aveva acquisita nel 2005) aveva deciso di metterla in liquidazione.

A dare una svolta a quello che poteva essere l’ennesimo caso di azienda costretta a soccombere per causa diretta o indiretta della bufera finanziaria è stata Sacmi che ha manifestato il suo interessamento all’affitto – con obbligo di acquisto – di un ramo d’azienda con l’obiettivo di proseguire la produzione e di ri-occupare 60 dei 125 lavoratori di Nuova Fima. Un “salvataggio” che, per Sacmi, porta con sé la realizzazione di importanti sinergie industriali, mentre per l’azienda di Fiorano l’operazione consente non solo di uscire dalle “secche” del fallimento, ma anche di entrare a far parte di un grande Gruppo industriale leader nel business delle forniture per l’industria ceramica.

“Il miglior risultato possibile”, secondo il sindaco di Fiorano Modenese Claudio Pistoni. Il frutto, ha commentato, l’assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna Duccio Campagnoli – di fronte al quale l’accordo sindacale è stato formalizzato venerdì scorso – “di una disponibilità concreta del Gruppo Sacmi a dar vita a una nuova iniziativa industriale valorizzando una parte, quella delle tecnologie più avanzate, presente in Nuova Fima”.

In particolare, grazie a Surface Inspection, leader assoluto a livello mondiale nei sistemi di ispezione automatica per il controllo qualità delle piastrelle ceramiche – Sacmi punta ad arricchire la propria offerta nel campo dei sistemi di visione.

Nuova Fima presenterà ora una proposta di concordato che – per evitare il fallimento – dovrà essere accettata dai creditori. Comunque un primo passo nella direzione giusta, frutto anzitutto “della capacità di Sacmi di guardare avanti e investire nonostante il periodo”, sempre nelle parole del primo cittadino di Fiorano; quindi della determinazione con cui sindacati, azienda e istituzioni locali e regionali hanno affrontato l’intera vicenda, con l’ obiettivo di ridare una prospettiva concreta a un altro pezzo del distretto ceramico che rischiava di “saltare” con grave danno per l’intera economia del territorio.

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