Pelliconi, taglio del nastro per la “porta d’Oriente”. Sacmi ospite d’onore

Pelliconi, taglio del nastro per la “porta d’Oriente”. Sacmi ospite d’onore

Il “China Project” di Pelliconi, azienda multinazionale da 30 miliardi di pezzi l’anno nella produzione di tappi e chiusure per bottiglie e contenitori, taglia il traguardo. Il 1° novembre scorso la cerimonia ufficiale di inaugurazione, alla presenza dei massimi rappresentanti del Gruppo con sede a Ozzano dell’Emilia (Bologna) – tra cui Maria Teresa Pelliconi, il presidente Franco Gnudi e l’amministratore delegato Marco Checchi – delle autorità locali e di numerosi clienti.
  Tra gli invitati, un posto d’onore per Sacmi, che ha fornito a Pelliconi tutte le attrezzature per realizzare la nuova linea completa, finalizzata alla produzione di metal caps. Una fornitura che arriva a corollario di una partnership lunga decenni e che si è arricchita nel tempo di un mutuo scambio di tecnologie, soluzioni, know how nella produzione di chiusure per il mondo beverage, un settore che vede le due aziende leader sul mercato.
Già fornitore della macchina per la produzione e l’applicazione delle guarnizioni sulle alluminium caps, Sacmi ha colto l’occasione della crescita del business di Pelliconi nel Paese del Dragone, dove l’azienda opera con tre linee di produzione complete al servizio delle filiali locali di player globali del beverage, tra cui Carlsberg. Da qui l’opportunità di fornire al Gruppo bolognese la linea completa che sarà finalizzata alla produzione del moderno standard Maxi P-26 (dalla capsula alla guarnizione, fino all’applicazione del pratico anello con presa ergonomica).  
  Con l’apertura della nuova sede di Suzhou, salgono a cinque gli stabilimenti produttivi del Gruppo Pelliconi dislocati nei vari continenti: oltre alle due sedi italiane, le filiali di Egitto e Stati Uniti, quindi l’ultima realizzata, a Suzhou, nella provincia di Jiangsu, non lontano da Shanghai.
Nella nuova Pelliconi Suzhou Closures Manufacturing – un modernissimo sito produttivo di 8mila m2 con 60 addetti – la linea completa Sacmi sfornerà 1.200 capsule al minuto per linea (per 3 linee in totale) dotata di tutti gli accorgimenti per garantire la massima integrazione di processo, dalla pressa verticale (nella quale i fogli metallici vengono trasformati in capsule) alla PMV (la rinomata macchina Sacmi per l’applicazione della guarnizione), fino alla RCM, macchina per lo stampaggio e l’applicazione dell’anello in plastica dotato di linguetta, personalizzabile nel colore e nella decorazione, potenzialità che si estendono anche alla capsula stessa, realizzata in materiale neutro dal punto di vista organolettico, l’ideale quindi per birra, soft ed energy drinks.
  L’investimento realizzato a Suzhou – del valore complessivo di circa 11 milioni di euro – rappresenta solo il primo passo, ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo Pelliconi, Marco Checchi, “di una strategia complessiva volta a consolidare ed accrescere il posizionamento del Gruppo nel Sud-Est asiatico”, un mercato estremamente dinamico che vede ancora una volta Sacmi e Pelliconi alleati per esportare in tutto il mondo la migliore tecnologia e qualità Made in Italy.
     
Nelle immagini, alcuni momenti dell’inaugurazione della sede di Suzhou, alla presenza delle autorità locali e dei massimi rappresentati del Gruppo Pelliconi. Al centro, la “lining machine”
Sacmi, primo passo della fornitura completa indirizzata al China Project della multinazionale ozzanese e finalizzata alla produzione di metal caps MAXI P-26]

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